Condividiamo con gioia l’omelia del giorno di Pentecoste del Beato.
Nella festa di Pentecoste riscontriamo due fatti: la discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli e l’inizio della Chiesa universale. Gli Apostoli escono dal Cenacolo, con nella mente il grandioso ideale di rovesciare il paganesimo e di sostituirvi il Regno di Cristo. Gesù Cristo ha loro detto: essi debbono conquistare il mondo. Ma quali sono i mezzi per conquistare il mondo? I mezzi che si credono necessari per la conquista dei popoli sono l’oro, la forza, la scienza. Ma gli Apostoli non posseggono né oro, né argento; vivono di elemosina. Hanno forse degli eserciti o sperano di averne? No, anzi protestano altamente che le loro armi sono la preghiera, la Parola e il Crocifisso. Hanno la scienza? No, sono zotici e la loro parola è rozza. Essi posseggono il comando di Cristo: «Andate, predicate, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». A chi dobbiamo predicare? A tutti. Dove? Dovunque. Chi li sosterrà nell’ardua impresa? Gesù Cristo quando ha detto: «Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli».